Il linfodrenaggio per pazienti oncologiche nel mese rosa della prevenzione.
Il mese di ottobre è dedicato alla campagna del nastro rosa promossa dal 1993 da LILT in Italia, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. La prevenzione contro le neoplasie femminili è sempre più importante e permette di agire nei primi stadi della malattia. Nel percorso di guarigione da queste malattie ci sono diverse pratiche che possono essere adottate per alleviarne i sintomi.
Tra queste c’è anche il massaggio che, nonostante spesso in passato sia stato erroneamente sconsigliato ai pazienti oncologici, di recente è stato riabilitato e riconosciuto come positivo nella cura di queste patologie.
Linfodrenaggio, un mito da sfatare
In particolare il linfodrenaggio è stato oggetto di una famigerata opinione secondo cui sarebbe stato nocivo per i pazienti oncologici. In realtà non ci sono controindicazioni generali su questo tipo di attività e la maggior parte dei pazienti può farlo, previa consultazione dell’oncologo di riferimento. Il problema della fama negativa del linfodrenaggio derivava del fatto che questo genere di massaggio, stimolando la circolazione, avrebbe potuto contribuire alla diffusione delle metastasi. In verità, non ci sono evidenze scientifiche che possano provare questa eventualità, dato che le metastasi non hanno origine meccanica ma biologica.
I benefici del massaggio nei pazienti oncologici
Come trattamento complementare alle cure mediche, il massaggio sui pazienti oncologici può:
- Migliorare la qualità della vita
- Aiutare nella gestione dell’ansia
- Aiutare il sistema immunitario
- Ridurre lo stress
- Aiutare a combattere il gonfiore dovuto alle terapie
La nostra Carolina parla dell’argomento con la Dottoressa Nadia Bianco, Oncologa Medica in questo video.
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