Spesso si pensa, erroneamente, che la perdita dei capelli sia un problema esclusivamente maschile: in realtà anche le donne possono soffrire di problematiche di questo genere che possono essere poco evidenti, come un diradamento frontale, oppure più gravi come la calvizie femminile. È una situazione che può diventare spesso molto spiacevole, soprattutto perché l’idea che una donna possa perdere i capelli è ancora un tabù: questo porta, chi ne soffre, a tentare di coprire le zone diradate con pettinature particolari o con accessori (fasce, cappelli…), perché si conosce ancora troppo poco la soluzione a questo genere di inestetismo.
Si tratta, infatti, di un problema che ha delle ripercussioni soprattutto psicologiche, poiché – a differenza degli uomini – nelle donne la caduta dei capelli non è ancora culturalmente accettata. I capelli sono un elemento fondamentale per la femminilità di una donna, e riuscire a risolvere questi problemi significa migliorare non solo il proprio aspetto estetico ma anche la propria autostima e la fiducia in se stessi.
Le cause della perdita di capelli
Le cause per le quali si perdono i capelli sono molteplici: stress, alimentazione non adeguata, ritmi del sonno sballati e nervosismo. Sono tutti fattori che compromettono il nostro organismo e si ripercuotono anche sulla salute del cuoio capelluto, che può lanciare dei segnali come il diradamento dei capelli e il calo della luminosità delle chiome. Inoltre, anche le donne possono essere soggette a casi di alopecia causata da scompensi ormonali, insufficienze nutrizionali, stress o problemi dermatologici.
Può trattarsi, nel caso, di alopecia androgenetica, che causa un diradamento dei capelli nella parte centrale della testa o su quella frontale. Possono anche esserci casi di alopecia areata, dove la caduta dei capelli è a chiazze. In ogni caso, è importante ricordare che sono tutti problemi assolutamente risolvibili, l’importante è agire con calma e trovare la soluzione giusta.
La tricopigmentazione per donne
La soluzione più rapida è proprio la tricopigmentazione, conosciuta anche come “infoltimento capillare”. Si tratta di un trattamento di dermopigmentazione che permette di ottenere un effetto riempitivo sul cuoio capelluto, dando la sensazione di presenza dei capelli e ricoprendo la cute. La tricopigmentazione è molto utile per la donna poiché riproduce la forma e il colore del capello naturale, grazie all’utilizzo di pigmenti bioassorbibili. Si tratta di una nuovissima tecnica di trucco semipermanente, molto meno invasiva del trapianto di capelli.
Vi sono due tipi di tricopigmentazione che svolgiamo in Dhermodesign: l’infoltimento della zona frontale e l’infoltimento della zona centrale.
Front-line Hair: infoltimento della zona frontale
Si tratta di una tecnica di tricopigmentazione “pelo a pelo” che si utilizza principalmente in caso di diradamento nella zona dell’attaccatura dei capelli. L’infoltimento della zona frontale si esegue tramite la tecnica del microblading, ovvero con una sottilissima lama imbevuta di pigmento che permette di riprodurre manualmente la forma, il movimento e il colore dei capelli naturali con un effetto ottico riempitivo incredibile.
Il trattamento si esegue in due sedute, la prima per l’esecuzione del trattamento e la seconda, dopo 30/45 giorni per fissare il risultato.
Dhermodense Hair: infoltimento della zona centrale
Questa tecnica è pensata per riempire zone più ampie del cuoio capelluto, e sfrutta non solo il microblading per ottenere l’effetto “pelo a pelo”, ma aggiunge anche una parte sfumata con maggiore densità di pigmento. Con questa tecnica è possibile risolvere visivamente i problemi legati a diradamento e alopecia in maniera rapida ed estremamente naturale.
Il numero di sedute può variare a seconda della quantità e della vastità di zone da trattare, per questo motivo Dhermodesign, esperti di dermopigmentazione a Milano, offre a chi prenota una consulenza gratuita per capire insieme il tipo di trattamento da eseguire e la sua durata.
Tricopigmentazione per donne: mantenimento
Nei giorni successivi al trattamento di tricopigmentazione potrebbero formarsi delle crosticine: si tratta di una normale risposta fisiologica alle microincisioni effettuate. Le crosticine fanno parte del processo di guarigione e fissaggio del colore, per questo non vanno assolutamente rimosse, in quanto si rimuoverebbe anche il pigmento sottostante compromettendo l’intero risultato finale. Per favorire la guarigione verrà consigliata anche una crema da applicare durante i primi giorni, in modo da favorire la guarigione del cuoio capelluto.
Per il resto, il trattamento non presenta particolari controindicazioni, l’importante è seguire alcuni importanti accorgimenti per prolungare il più possibile l’effetto ottenuto: si consiglia di limitare l’attività fisica intensa nelle prime due settimane, poiché l’eccessiva sudorazione potrebbe compromettere il risultato finale.
Nelle prime due settimane è consigliato evitare anche l’esposizione diretta al sole, dopodiché sarà possibile esporsi applicando una protezione solare alla zona trattata. Allo stesso modo, è meglio evitare lampade abbronzanti, saune o bagni turchi.
Infine, sono sconsigliati anche trattamenti eccessivamente aggressivi per la pelle come peeling o scrub. È consigliabile mantenere sempre ben idratata la zona trattata, soprattutto nei primi giorni successivi all’applicazione del pigmento, in modo che questo possa penetrare correttamente.